Benvenuto Franci

Benvenuto Franci (Pienza, 1º luglio 1891Roma, 27 febbraio 1985) è stato un baritono italiano.

Biografia

Franci studiò canto lirico all'Accademia di Santa Cecilia a Roma con il baritono Antonio Cotogni e con E. Rosato.

Debuttò al Teatro Costanzi di Roma nel ruolo di Giannetto, nell'opera Lodoletta di Pietro Mascagni nel 1918, e subito dopo, sempre a Roma, interpretò il ruolo del Faraone nel Mosè di Rossini, e Ford nel Falstaff di Verdi. In seguito cantò nella prima assoluta dell'opera di Mascagni Il piccolo Marat, e come Amonasro nell'Aida di Verdi.

La sua carriera continuò brillantemente al Liceu di Barcellona, al Teatro Real di Madrid, all'Arena di Verona, al Covent Garden di Londra (dove cantò come Scarpia nella Tosca nel 1925 con la Jeritza, in Rigoletto nel 1931 e in Andrea Chénier nel 1946), all'Operà di Parigi, a Berlino, al Teatro Colon di Buenos Aires (dal 1926 al 1930). Al Teatro alla Scala di Milano cantò a partire dal 1923, e fu il primo interprete di Fanuel nel Nerone di Boito. Al Costanzi di Roma prese parte, interpretando Neri Chiaramantesi, alla prima assoluta dell'opera La Cena delle Beffe di Umberto Giordano, ed ebbe modo di interpretare il ruolo del protagonista del Guglielmo Tell di Rossini, accanto al tenore Giacomo Lauri Volpi, nell'edizione del centenario dell'opera.

Franci lavorò costantemente al Teatro dell'Opera di Roma dal 1928 al 1949, dove ebbe modo di lavorare con grandi colleghi e direttori illustri come il Maestro Arturo Toscanini. Il suo repertorio comprendeva i ruoli verdiani e quelli veristi, perciò fu un grande Jago nell'Otello, Conte di Luna nel Trovatore, protagonista in Rigoletto e Simon Boccanegra di Verdi, così come fu Gerard nell'Andrea Chènier di Giordano, Scarpia nella Tosca, Jack Rance in La fanciulla del West; fu anche un ottimo Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini e protagonista nel Guglielmo Tell.

Franci fu un cantante lirico molto versatile, eccelse non solo per le sue doti vocali, ma anche per quelle interpretative. La sua voce era bella e timbrata, e ben si adattava ai ruoli drammatici, impegnati del repertorio baritonale.

La figlia di Franci, Marcella, fu un buon soprano e cantò nel secondo dopoguerra, e il figlio Carlo (nato nel 1925) è stato un celebre direttore d'orchestra e compositore. Fu direttore stabile dell'Orchestra della Radio di Dublino e direttore dell'Orchestra del Teatro di Roma e della Fenice di Venezia in numerose stagioni liriche. Ha composto l'opera L'imperatore, su libretto di Luigi Silori, rappresentata per la prima volta a Bergamo nel Teatro Donizetti nel 1958.

“Toscanini alla fine dell’opera mi fece chiamare in camerino e mi abbracciò pronunciando parole che mi riempirono di commozione e di gioia. Non dimenticherò mai l’abbraccio che considero il premio più ambito di tutta la mia carriera”.
                                                           Benvenuto Franci

“ Incantevole Pienza! Piccola, ma tutta un tesoro di bellezza e di grandezza. Dalla collina su cui si adagia, lo sguardo contempla panorami pittoreschi e sterminati della Toscana meridionale che riempiono l’animo di seduzione”
                                                           Benvenuto Franci